Correttezza e congruità del DVR: la Cassazione assolve il datore di lavoro

Per chi si occupa quotidianamente dei problemi legati alla gestione HSE è ormai pacifico che i profondi processi evolutivi che hanno caratterizzato la disciplina sulla salute e la sicurezza sul lavoro nel corso degli ultimi decenni hanno reso più “pesanti” gli obblighi in materia gravanti sul datore di lavoro e più complesso il ruolo del RSPP; tuttavia, tutto ciò nemmeno si traduce in un’asettica responsabilità oggettiva per la quale vale, quindi, l’equazione che all’infortunio o la malattia professionale del lavoratore corrisponde in automatico, appunto, la responsabilità del datore di lavoro.

Infatti, pur se è vero che nella ormai sterminata giurisprudenza di legittimità prevalgono nettamente i casi in cui è a quest’ultima figura che sono imputati i reati di omicidio colposo (art.589 c.p.) o di lesioni colpose (art.590 c.p.) non mancano, tuttavia, anche vicende il cui il datore di lavoro è andato assolto; tra questi ultimi va segnalato quello affrontato dalla recente sentenza della S.C. di Cassazione n.21064-2022, che tocca diversi fronti importanti del D.Lgs. n.81/2008, tra cui l’adeguatezza del DVR, la valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi e…..

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